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Impiccato sulla Gvt, il procuratore: «A breve l’esito dell’autopsia»

«L’ispezione esterna sul cadavere non ha evidenziato alcun segno di fratture o altri elementi particolari che possano far pensare al coinvolgimento di terzi, però procederemo con l’autopsia per essere assolutamente sicuri. Fino all’autopsia, quindi, non ci sbilanciamo». È quanto ha precisato ieri il procuratore di Trieste, Antonio De Nicolo, a proposito degli accertamenti sul cadavere trovato ai margini della Grande viabilità domenica mattina.

Il capo dei magistrati triestini, parlando a margine della conferenza stampa dedicata all’operazione antidroga (di cui riferiamo in questa pagina), ha confermato che il verbale dell’ispezione cadaverica esterna è stato consegnato al sostituto procuratore Maddalena Chergia, che si occupa dell’indagine sul caso e di disporre l’autopsia che potrà essere eseguita nei prossimi giorni.

«Confido che entro una settimana – ha aggiunto De Nicolo – avremo il verbale di autopsia, con le conclusioni definitive, per poter poi dare il nulla osta per la sepoltura e per capire se ci sono elementi seri che possano far pensare a un omicidio o se sarà ribadita l’ipotesi suicidiaria. Nel frattempo si stanno visionando le registrazioni delle telecamere della zona e speriamo che anche da lì possano arrivare elementi utili».

Il cadavere, bendato e con mani e piedi legati, era stato trovato domenica mattina appeso a una sbarra di protezione dietro al guardrail della superstrada. Si trattava di un senzatetto iraniano di 55 anni, B.K.. L’uomo soffriva di disagio psichico: secondo la ricostruzione ritenuta al momento più verosimile, si è tolto la vita con una corda al collo. Il corpo si presentava con occhi bendati e piedi legati con del nastro e anche le mani erano legate, sebbene non strette.

Pubblicato su Il Piccolo