Trieste, i piedi legati e bendato: trovato un cadavere appeso a un guardrail. L’uomo, prima di morire, è stato torturato
A fare la macabra scoperta i tecnici dell’Anas che stavano lavorando sul posto. Il corpo presenta parecchi tagli in testa
Un cadavere è stato trovato appeso al bordo della superstrada, poco dopo la galleria di Valmaura in direzione Muggia. A trovarlo sono stati i tecnici dell'Anas. L'uomo aveva i piedi legati, segni di tagli e percosse al cranio e una benda a coprirgli gli occhi.
Il corpo privo di vita era sospeso all'esterno della strada, in una zona di vegetazione, poco visibile per chi transita con l'auto. Poco fa si sono concluse le delicate operazioni di rimozione del cadavere avvenuta in una zona folta di vegetazione e pericolosi cavi elettrici. La salma è stata recuperata con l'ausilio dell'autoscala dei vigili del fuoco. Le indagini partiranno soprattutto dalla telecamere di videosorveglianza piazzate lungo il tratto della superstrada che porta in pochi minuti oltreconfine, in Slovenia. Sul cadavere, un uomo di circa 50 anni presumibilmente straniero, sono stati riscontrati segni di percosse, tumefazioni e tagli, mentre i capelli apparivano completamente bruciati, con segni di una evidente tortura prima di essere ucciso.
I vari segni e le ecchimosi riscontrati sul cadavere trovato appeso al bordo della Grande velocità triestina (Gvt) fanno pensare che l’uomo potrebbe essere stato torturato prima di essere ucciso. A un primo superficiale esame - il corpo è ancora appeso nella posizione in cui è stato trovato - tagli e segni di percosse sarebbero stati riscontrati soprattutto sulla testa. Il rinvenimento è avvenuto poco dopo la galleria di Valmaura, in direzione di Muggia, all'altezza della Ferriera di Servola. A trovarlo sono stati i tecnici dell’Anas, giunti questa mattina per effettuare opere di manutenzione.
Non è ancora chiara l'età né la nazionalità della vittima. Nei pressi del lungo del ritrovamento sono stati rinvenuti anche alcuni pezzi di nastro adesivo. A una prima valutazione sembra che l’uomo sia morto alcuni giorni fa e potrebbe essere stato stato portato successivamente al decesso. Sul posto sono arrivati anche il medico legale e il Pm Maddalena Chergia.
È cominciata da poco la delicata fase del recupero del corpo mentre ancora i Carabinieri stanno svolgendo rilievi sullo stesso cadavere. La fitta vegetazione, la presenza di cavi elettrici e gli sforzi per assicurare l’integrità del corpo rendono lunga e complessa l’operazione.
L’Anas ha intanto provvisoriamente chiuso una corsia della strada (la SS202 «Triestina») all’altezza del chilometro 2,8 e il personale è impegnato nella gestione della viabilità.
Pubblicato su Il Piccolo