Si schianta aereo delle Frecce Tricolori, morta una bambina di 5 anni, grave il fratello
Il velivolo ha terminato la sua corsa fuori dalla pista, finendo contro alcuni mezzi. Il pilota è riuscito a salvarsi con il paracadute
TORINO Un grave incidente aereo si è verificato intorno alle 16.30 di sabato 16 settembre, a Caselle (Torino). Secondo una prima ricostruzione, un aereo delle Frecce tricolori in fase di test per l’esibizione prevista domenica ha perso quota, probabilmente a causa di uno stormo di uccelli, si è disunito dalla formazione degli altri velivoli con cui stava viaggiando e si è andato a schiantare al suolo nei pressi dell'aeroporto.
Il pilota sarebbe riuscito a salvarsi, mentre è rimasta uccisa dalla fiamme scatenate dallo schianto una bambina di cinque anni, che viaggiava in auto assieme alla sua famiglia.
La piccola ha perso la vita, mentre il suo fratellino di 12 anni è rimasto gravemente ustionato ed è stato immediatamente ricoverato all'ospedale Regina Margherita di Torino. Il bambino, arrivato cosciente, è stato sedato dopo che la Tac ha escluso lesioni importanti. Quindi è stato ricoverato in Rianimazione in osservazione, con la prognosi che rimane riservata.
Ustionati dalle fiamme anche la madre e il padre. Tutti sono stati ricoverati negli ospedali di Torino. Anche il pilota è stato portato in ospedale.
Tutti gli appuntamenti del Airshow in programma all'aero club di Torino per il centenario dell'Aeronautica militare sono stati annullati in segno di cordoglio dopo l'incidente che ha coinvolto uno degli aerei delle Frecce Tricolori.
Lo show delle Frecce Tricolori doveva chiudere domenica pomeriggio l'Airshow. La pattuglia acrobatica doveva esibirsi in uno spettacolo di 24 minuti.
Un primo incidente si era verificato sempre oggi all'Aeroclub torinese. In fase di atterraggio un jet Galeb dell'ex Jugoslavia aveva avuto un problema ai freni e durante la manovra di arresto si era inclinato. Nessuno era rimasto ferito.
Il capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare, generale di squadra aerea Luca Goretti, «a nome di tutta l'Aeronautica militare, sgomento ed attonito per quanto accaduto nel pomeriggio di oggi sull'aeroporto di Torino Caselle, si stringe alla famiglia della bambina rimasta vittima dell'incidente aereo occorso ad un velivolo delle Frecce Tricolori». Lo rende noto l'Aeronautica militare. «Attendiamo con speranza e fiducia aggiornamenti sulle condizioni del secondo bambino e dei genitori», si legge ancora nella nota.
«Grande dolore e profonda vicinanza alla famiglia della bambina di cinque anni venuta a mancare nell'incidente occorso alle Frecce Tricolori a seguito dello schianto di uno dei velivoli della pattuglia» a Torino Caselle è stato espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. «Non ci sono parole - così scrive in una nota Fedriga - per esprimere la commozione per una tragedia così che ha investito un intero nucleo familiare. Dalle prime ricostruzioni pare che sia accaduto qualcosa di imponderabile che va al di là della maestria dei nostri piloti, ai quali esprimo vicinanza in questo momento difficile che li ha visti coinvolti».
È un anno sfortunato per le Frecce tricolori, la cui base è a Rivolto (Udine): in aprile è morto il capitano dell'Aeronautica militare Alessio Ghersi assegnato alla Pattuglia acrobatica nazionale dal 2018. Nella formazione a dieci velicoli delle Frecce tricolori era Pony 5, cioè il secondo gregario alla destra del capo formazione.
Ghersi, di 34 anni di Domodossola, sposato, padre di due figli piccoli, era alla cloche di un velivolo ultraleggero - un Pioneer 300 della Alpi Aviation di Pordenone - in una breve uscita con un parente, morto anche lui nella caduta, nei cieli e sui monti del Friuli, schiantatosi sul Monte Musi, nell'Alta valle del Torre, nel comune di Lusevera, da un'altezza di 800 metri.
Pilota combat ready sul velivolo Eurofighter, Ghersi aveva svolto attività di difesa aerea sia in ambito nazionale sia in missioni Nato. Gli investigatori concordarono sul fatto che il Pioneer fosse completamente ingovernabile, dal momento che il capitano aveva una vastissima esperienza e, nonostante questo, non sia riuscito a condurlo a terra. Al momento dell'incidente le condizioni meteo e la visibilità erano buone.
Pubblicato su Il Piccolo