Suicidio Luca Reale Ruffino, quel biglietto di addio alla famiglia: “Gli ultimi due anni, molto faticosi”
Il presidente della holding Visibilia ha lasciato ai suoi familiari un messaggio in cui parla di una grande difficoltà nell’affrontare la vita negli ultimi tempi
La «fatica degli ultimi due anni». C'è anche questa frase, questa sensazione di stanchezza, nel biglietto d'addio che Luca Giuseppe Reale Ruffino, presidente della holding Visibilia, ha lasciato ai suoi familiari. Un particolare che rafforza l'idea di un gesto violento e volontario da parte dell'imprenditore che la sera del 5 agosto si è tolto la vita con un colpo di pistola nell'appartamento di via Spadolini a Milano. La procura di Milano indaga per istigazione al suicidio, un'ipotesi per permettere l'autopsia e non lasciare nessuna ombra su una morte rispetto alla quale gli inquirenti nutrono pochi dubbi.
Il manager, che di recente aveva compiuto 60 anni, era l'amministratore della torre dei Moro, bruciata due estati fa e di recente aveva fatto discutere il suo intervento di salvataggio nei confronti del gruppo editoriale che faceva capo alla ministra del Turismo Daniela Santanché. La quale insieme con il compagno Dimitri Kunz d'Asburgo Lorena in un necrologio sul Corriere della Sera si unisce al dolore della famiglia e dei collaboratori «per la grave perdita di Luca Reale Ruffino».
Pubblicato su Il Piccolo