Un altro morto annegato a Grado: la vittima è un quarantenne di Feletto Umberto
Si tratta di Massimo Rossi. E’ la seconda vittima in pochi giorni. La tragedia è avvenuta al largo del Banco d’Orio
GRADO Un altro annegato a Grado nell’arco di pochi giorni. Si tratta di un uomo di quarant’anni d’età, Massimo Rossi, residente a Feletto Umberto, nel comune di Tavagnacco, in provincia di Udine.
L’identificazione del quarantenne, che al momento del ritrovamento non aveva documenti in quanto indossava il costume da bagno, si è resa possibile soltanto nella tarda serata di sabato.
Verso le 18 di sabato alcuni diportisti hanno notato, oltre al canale, dinnanzi al Banco d’Orio, galleggiare un cadavere. Immediato l’allarme e il pronto intervento del battello della Guardia Costiera con i marinai che hanno recuperato il corpo e portato a terra, in zona porto San Vito dove erano in attesa con l’ambulanza anche i sanitari inviati dal Sores su richiesta di Circomare.
Le ipotesi sulle cause
Le cause dell’annegamento sono ignote ma come sempre ci sono due ipotesi. Una è quella che si possa essere spinto lungo il canale della Litoranea Veneta dove c’è una corrente ingannatrice e quasi sempre molto forte; l’altra è che sia stato colto da malore e quindi annegato. In entrambi i casi la corrente l’avrebbe fatto finire verso il Banco d’Orio.
A meno che si fosse recato con un suo mezzo al Banco d’Orio, anche questa è una cosa plausibile, al momento non si sa nemmeno dove sia sceso in mare, da che spiaggia o da che altra parte. Il precedente
A distanza di pochi giorni è questo, dunque, il secondo morto annegato della stagione. Quello precedente è stato un turista tedesco di 61 anni il cui corpo era stato trovato il giorno successivo la sua scomparsa dai marinai della Guardia Costiera lungo la Litoranea Veneta, quasi dinnanzi a Porto San Vito. Per cercarlo – ma, diversamente da ieri, si sapeva subito di chi si trattava poiché l’allarme l’aveva dato la moglie - c’era stato un imponente schieramento di forze: oltre ai marinai della Guardia Costiera, anche Vigili del Fuoco, Carabinieri e Protezione Civile. Le indagini
Le indagini proseguono adesso per capire invece come è annegato il quarantenne friulano. Come sempre avviene quando fatti di cronaca si verificano nella zona del Banco d’Orio, ad accorgersi ieri di quanto stava accadendo sono stati in tanti poiché, specialmente nei fine settimana, l’affluenza di diportisti lungo quello splendido naturale lembo di sabbia che protegge la laguna del mare, è davvero molto alta.
Per quanto riguarda il canale d’accesso a Grado oltre ai cartelli che indicano in divieto di balneazione proprio per la pericolosità che rappresenta, Circomare ha fatto sistemare anche delle boe che segnalano la pericolosità. Nel pomeriggio di ieri una persona è stata soccorsa con sindrome di annegamento a Lignano Sabbiadoro all’altezza Ge.Tur, ai confini del perimetro della manifestazione dell’Air Show. —
Pubblicato su Il Piccolo