Barca ribaltata sul Lago Maggiore, tra le vittime c’è anche una 53enne triestina. A bordo solo italiani e israeliani: l’ipotesi di un incontro tra 007
Si tratta di Tiziana Barnobi, dipendente dell’Intelligence. Assieme a lei ha perso la vita un collega, un israeliano delle forze di sicurezza e una russa. A bordo c’erano solamente italiani e israeliani e tra questi forse altri agenti segreti. Venti i superstiti
VARESE C’è anche una triestina di 53 anni, Tiziana Barnobi, tra le quattro vittime del naufragio della house-boat che si è ribaltata domenica sera nel Lago Maggiore al largo di Lisanza, dopo essere stata investita da una tromba d'aria che si è formata durante una tempesta improvvisa.
Oltre a Barnobi, coniugata e madre di un figlio ancora minorenne, è deceduto anche Claudio Alonzi di 62 anni - coniugato e padre di due figli -: i due erano dipendenti del comparto Intelligence, si trovavano in zona per partecipare ad un incontro conviviale organizzato in occasione del festeggiamento del compleanno di uno della comitiva.
Lo rende noto il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, che esprime la vicinanza e il dolore per il tragico evento ai familiari delle vittime.
Sull'imbarcazione si trovavano in tutto 24 persone, fra membri d'equipaggio e passeggeri, impegnati in una festa di compleanno. A parte Anya Bozhkova, cittadina russa e moglie del comandante, il resto dei passeggeri a bordo della nave inabissata era composto interamente da italiani e israeliani. Non c’erano cittadini di altre nazionalità, come ipotizzato in un primo momento. Oltre ai due 007 vittime, potrebbero avere partecipato alla gita altri esponenti dei servizi segreti. Lo apprende l’agenzia Agi da fonti qualificate.
Lo stesso israeliano di 50 anni morto nell'incidente nautico era «un pensionato delle forze di sicurezza». Lo ha fatto sapere il ministero degli Esteri a Gerusalemme secondo cui il «console israeliano a Roma, assieme con il Dipartimento degli israeliani all'estero del ministero, sta operando per portare la salma in Israele» Le vittime
Le vittime sono due uomini e due donne: oltre ai due dipendenti dell’Intelligence, un cittadino israeliano di 54 anni una donna di 50 anni di nazionalità russa (moglie del pilota dell’imbarcazione), Anna Bozhkova, residente a Sesto Calende. Venti i superstiti: i naufraghi sono stati soccorsi da altre barche o sono arrivati a riva a nuoto. Almeno 5 sono rimasti feriti, nessuno in modo grave. L’incidente
L’incidente è successo al tramonto, dopo un pomeriggio soleggiato e tranquillo. A bordo dell’house-boat era salita in tutto una ventina turisti tra stranieri – sembrerebbe inglesi e tedeschi – e italiani, e due addetti del personale di bordo. Il vento forte è arrivato all’improvviso, si sono alzate le onde, l’imbarcazione si è rovesciata e si è inabissata. I soccorsi
Tra le urla e i tentativi disperati di aggrapparsi a qualcosa, di salvarsi la vita, tutti sono finiti in acqua. A lanciare l’allarme è stato l’equipaggio di un’altra imbarcazione di passaggio nelle acque di Sesto Calende, in provincia di Varese, sulla sponda sud est del lago. Subito hanno iniziato a soccorrere i primi naufraghi, mentre la maggior parte di loro ha raggiunto a nuoto le località Marina di Lisanza e Piccaluga.
Infreddoliti dall’acqua gelida, quasi tutti sono stati assistiti sul posto dai soccorritori del 118 mentre in cinque sono finiti in ospedale: tre in codice giallo e due in codice verde. Nel giro di pochi istanti si è avviata la macchina delle maxi emergenze della Regione. Sul posto sono arrivati un elisoccorso, tre automediche, due mezzi di coordinamento dell’Areu, dieci ambulanze, i vigili del fuoco di Milano e Varese, la Guardia Costiera e i carabinieri. Il recupero dei corpi
Nel frattempo, sul lago, le ricerche sono state rallentate dalla forte pioggia e dall’oscurità. Dall’elicottero del “Drago 150” in acqua è stato individuato il corpo privo di vita di un uomo. Un vigile del fuoco si è lanciato e ha recuperato il cadavere della vittima.Mentre in serata, i sommozzatori hanno trovato il corpo della seconda vittima. Era nel relitto dell’imbarcazione, a sedici metri di profondità. Poi stamattina la terza e a pochi minuti di distanza la quarta.
I carabinieri, diretti da Gianluca Piasentin e coordinati dal procuratore di Busto Arsizio, Carlo Nocerino, fino a tarda notte hanno raccolto le testimonianze dei superstiti per risalire all’identità dei dispersi.
Pubblicato su Il Piccolo