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Texas, sparatoria in centro commerciale: 9 vittime, anche bimbi. Ucciso l’assalitore. Biden: “Le sparatorie sono la principale causa di morte dei bambini”

L’uomo, prima di essere abbattuto, ha avuto il tempo di scaricare la sua follia su molte persone: bambini, il più piccolo di cinque anni, e adulti

Sobborghi di Dallas, la scena si svolge all’Allen Premium Outlet. Un uomo scende da una Sedan argento e inizia a sparare sulla gente che sta trascorrendo un sabato pomeriggio a fare shopping. È l’inizio dell’ennesimo mass shooting d’America, il numero 198 nel 2023, per trovare una simile media bisogna tornare al 2016.

La polizia arriva subito, allertata da un agente che stava rispondendo a una chiamata. È lui il primo ad avvertire gli spari, affronta il killer e lo uccide. Ma l’uomo – che secondo la polizia ha agito da solo – prima di essere abbattuto ha avuto il tempo di scaricare la sua follia su moltissime persone: bambini, il più piccolo di cinque anni, e adulti, 61 anni il più vecchio fra le persone colpite. I morti sono 9, sette sul posto (fra cui il killer), due deceduti in ospedale dove ieri sera c’erano altre tre persone che versavano in condizioni critiche. In totale i feriti secondo le prime notizie sono sette.

Il presidente Joe Biden ha ordinato le bandiere a mezz'asta sugli edifici pubblici in memoria delle vittime dell'ennesima sparatoria, in un centro commerciale in Texas e ha definito la strage «un atto insensato». «Le comunità americane hanno già subito circa 200 sparatorie di massa quest'anno». Ha detto Biden che cita «stime attendibili», secondo cui «più di 14.000 nostri concittadini hanno perso la vita». E «la principale causa di morte per i bambini americani è la violenza da arma da fuoco».

Il racconto dei testimoni alla mattanza di oggi è tragicamente simile a quello di tante altre sparatorie. Nascondigli improvvisati, urla di paura, la fuga e la corsa disperata mentre l’uomo avanzava e faceva fuoco a casaccio. Un teenager si è nascosto in un camerino, un dipendente di Ed Lavandera, Max Weiss, ha descritto i colpi che si sono protratti per tre interminabili minuti. Insieme agli altri dipendenti della catena ha sbarrato le porte del negozio e si è rifugiato in uno stanzino. «Ci siamo protetti in un luogo fra quattro pareti di cemento, non sapevamo nulla di quanto stava accadendo fuori». Weiss ha atteso due ore prima che gli agenti di polizia arrivassero nel negozio, le trovassero e li scortassero fuori.

Geoffrey Keaton ha raccontato al New York Times che stava pranzando con la figlia 16enne al Fatburger del Mall quando è iniziata la sparatoria. «Ho subito capito, ho preso mia figlia e l’ho fatta sdraiare sotto il bancone perché fosse protetta. Quindi gli spari sono diventati più forti, come se lo shooter fosse vicino». Il manager del ristorante ha aiutato i clienti a trovare una via di fuga sul retro del locale, molti sono usciti nel piazzale e saliti in macchina per fuggire. «Sul marciapiede – ha raccontato il signor Keaton – c’erano già i corpi delle persone colpite».

Un elicottero ha ripreso le scene di clienti e lavoratori del mall che camminavano in una lunghissima fila sui marciapiedi fuori dall’outlet accompagnati dalla polizia.

Dell’aggressore – ieri sera – non si sapeva nulla. Nel primo punto stampa, Brian E. Harvey, capo della polizia di Allen, si è limitato a dire che l’aggressore ha agito da solo e a descrivere il gesto del poliziotto che ha eliminato il killer.

Quello di ieri è stato il secondo mass shooting in una settimana in Texas: la scorsa settimana un uomo ha ucciso cinque persone a Cleveland dopo che queste gli avevano chiesto di smetterla di sparare nel giardino di casa. Lunedì, un uomo noto per precedenti per aggressione sessuale, ha ucciso sei persone – fra cui la moglie e i suoi tre figli, in Oklahoma.

Il presidente Joe Biden è stato subito avvertito di quanto stava accadendo. Keith Self, deputato della circoscrizione che comprende Allen, ha detto che «non è il momento di occuparsi di politica ma è quello di stare vicino alle famiglie delle vittime».

Un fucile d’assalto è stato ritrovato accanto al cadavere dell’uomo che ha aperto il fuoco. Lo riportano i media americani. La polizia non ha ancora confermato quale arma sia stata usata per la strage. I fucili d’assalto sono le «armi da guerra» più utilizzate nelle sparatorie di massa negli Stati Uniti che il presidente Joe Biden ha chiesto al Congresso di bandire.

«Chiedo ancora una volta al Congresso di inviarmi una legge che metta al bando le armi d'assalto e quelle ad alta capacità di munizioni – ha detto il presidente Biden – e richieda un controllo totale su chi acquista le armi, la messa in sicurezza e metta fine all'immunità per i produttori di armi. E la firmerò immediatamente». «Ieri - ha ancora aggiunto il presidente - un aggressore in tenuta tattica, armato di fucile stile Ar-15, ha ucciso persone innocenti in un centro commerciale, e non per la prima volta. Più di 14 mila dei nostri cittadini hanno perso la vita. La causa principale di morte dei bambini americani è la violenza delle armi».

Pubblicato su Il Piccolo