Stragi in Serbia, il Paese sotto choc scopre l’effetto emulazione
L’analisi della psicoterapeuta Andjelić: «Il pericolo ora è l’emulazione. Persone già instabili si sentono incoraggiate a ripetere azioni simili»
Due stragi nel giro di un paio di giorni, prima quella della scuola Ribnikar, a Belgrado, per mano di un ragazzino di tredici anni che ha ammazzato otto coetanei e il custode, sconvolgendo il Paese. Poi un altro massacro, con otto morti – in gran parte ragazzi - e almeno 14 feriti, questa volta nella provincia profonda. E poi tanti, troppi falsi allarmi e pure episodi di emulazione tra i più piccoli, nelle scuole, fortunatamente non trasformatisi in nuove tragedie....
Pubblicato su Il Piccolo