Addio ad Alessio Ghersi: ecco chi era “Pony 5”, il pilota delle Frecce tricolori precipitato sul monte Musi
Nella formazione a dieci velivoli delle pattuglia occupava il posto di Pony 5, che è il secondo gregario alla destra del capo formazione. Il cordoglio del presidente Fedriga
Due persone morte carbonizzate: è il bilancio dell’incidente di volo verificatosi nel tardo pomeriggio di sabato 29 aprile sulla catena dei Musi, area Valli del Torre, nel comune di Lusevera.
Una delle vittime è Alessio Ghersi, 34 anni, di Domodossola, capitano dell’Aeronautica e componente della Pattuglia acrobatica nazionale.
L’altra è Sante Ciaccia, 35 anni, originario di Monopoli ma residente e Milano e parente della moglie di Ghersi.Quest’ultimo era alle Frecce tricolori dal 2018. Domese di nascita, si diplomò nel 2007 liceo Spezia di Domodossola.
Le parole agli studenti
Poche settimane fa agli studenti della sua città che tra poco affronteranno la maturità, Ghersi aveva portato la sua esperienza e ha rivolto l’invito «a seguire i propri sogni con concretezza, sapendo cogliere vittorie e sconfitte, nella consapevolezza che occorre impegno e sacrificio per raggiungere i risultati».
Ghersi aveva poi consegnato al preside Pierantonio Ragozza un poster che raffigura la Pattuglia acrobatica nazionale in volo, con le firme di tutti gli appartenenti alle Frecce tricolori. Alla cloche dell’Aermacchi Mb 339 Pan che sulla coda ha il numero 5 c’era proprio Ghersi. Pony 5
Nella formazione a dieci velivoli delle Frecce tricolori, il capitano Ghersi occupava il posto di Pony 5, che è il secondo gregario alla destra del capo formazione. Dopo aver volato per due stagioni nella posizione di Pony 8, Ghersi affrontava il calendario di volo già del 2022 confermando il ruolo che aveva assunto l’anno precedente.
«Riesco a ritornare a Domodossola almeno tre o quattro volte l’anno – raccontaba Ghersi in una intervista –. Con grande piacere rivedo familiari e amici. Gli spostamenti imposti dall’appartenenza all’Aeronautica militare sono occasioni per migliorare le conoscenze di settore e non li vivo come una limitazione.
Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, la ripresa della stagione acrobatica è motivo di felicità che risulta ulteriormente ampliata dall’opportunità di partecipare a una tappa come quella di Arona, organizzata a poca distanza da casa. La ripartenza degli Airshow è pure funzionale all’importante traguardo del centenario dell’arma Azzurra nel 2023». Il cordoglio di Fedriga
"Perdiamo una persona di grande valore. Come uomo e pilota, costituiva simbolo e orgoglio della Nazione italiana che fa sentire fieri tutti i cittadini e le istituzioni.
La Regione è vicina alle famiglie e a tutti i componenti dell'Aeronautica militare italiana ed esprime il suo massimo e sentito cordoglio".
Così il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a seguito della tragica scomparsa, in Friuli Venezia Giulia, del capitano Alessio Ghersi e di un suo parente, precipitati durante un volo con un aereo civile nel territorio montano a nord di Udine.
«Esprimo il cordoglio mio personale e quello della Giunta ai vertici e ai militari dell'Aeronautica militaree della Pattuglia acrobatica nazionale, di cui il capitano Ghersi faceva parte come pilota.
La Pan, simbolo e orgoglio della Nazione con il cuore in Friuli Venezia Giulia, perde - afferma Fedriga - in un tragico evento un suo importante membro che, con la propria professionalità ed eccellenza, costituiva un vanto per l'Italia.
In un sol colpo questo incidente strappa una giovane vita e priva l'Italia di un suo figlio che, con onore e prestigio, ha portato il suo nome in alto nei cieli». Le parole di Riccardi
E queste le parole dell'assessore regionale Riccardo Riccardi dopo la tragedia che si è consumata nel tardo pomeriggio di sabato.
«La tragica scomparsa del capitano Alessio Ghersi apre una profonda ferita che sarà difficile sanare. In questo difficile momento sono vicino ai suoi familiari, ai suoi colleghi, ai componenti tutti del 313º Gruppo addestramento acrobatico Frecce tricolori, Gruppo in cui prestava servizio come pilota il capitano Ghersi.
La vicinanza a tutta l'Aeronautica militare italiana in lutto e alla famiglia della vittima che viaggiava con lui».
Pubblicato su Il Piccolo