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Donna uccisa a Rovigo, la procura apre un’inchiesta per omicidio. Casa sotto sequestro

Il fascicolo al momento è aperto contro ignoti. La donna, 31 anni, è stata trovata agonizzante dai figli. Il marito era fuori casa.

La Procura di Rovigo ha aperto un'inchiesta per omicidio sulla morte di Rkia Hannaoui, donna marocchina di 31 anni  ferita alla testa da un proiettile ad Ariano Polesine (Rovigo). Lo conferma la procuratrice Manuela Fasolato. Il fascicolo è aperto contro ignoti. La vittima, residente proprio ad Ariano Polesine, era madre di due figli minori. Un'ambulanza l'aveva trasportata in ospedale a Rovigo, per una grave lesione alla testa. La donna, che aveva perso conoscenza, era stata ricoverata in prognosi riservata, in rianimazione, dove poi è deceduta. Avvertiti dai sanitari, i carabinieri hanno raggiunto l'abitazione della donna, dove si suppone si avvenuto l'omicidio, per gli accertamenti tecnici. La casa è stata posta sotto sequestro.

Insieme al marito e ai due figli, viveva da anni in un casolare in cui è stata trovata in fin di vita. Inizialmente, i medici pensavano a un incidente domestico. Anche perché i vicini hanno dichiarato di non avere sentito né spari né urla provenire da quell'abitazione. È stata la tac a rivelare la presenza di proiettile nell’encefalo della donna. Al momento dell’aggressione, il marito si trovava al lavoro. Avvertito di quello che era successo, si è precipitato in ospedale dalla moglie, agonizzante su un letto della Terapia intensiva. Ieri pomeriggio una commissione medica l’aveva dichiarata «cerebralmente morta».

Pubblicato su Il Piccolo