Ucciso per gelosia a Trieste, Kashim resta in carcere
Convalidato il fermo del 21enne reo confesso. Il gip esclude l’aggravante della premeditazione. La ricostruzione di quella sera
Non c’è stata premeditazione nell’omicidio del diciassettenne Robert Trajkovic, strangolato il 7 gennaio scorso nello stabile di via Ritmeyer 13. Il gip Marco Casavecchia ieri ha convalidato il fermo del 21enne reo confesso Alì Kashim e nell’ordinanza che dispone la misura cautelare della custodia in carcere, valutando la ricostruzione di quanto accaduto quella sera, osserva che Kashim «lasci trasparire un intento tutt’altro che connotato da fredda risoluzione quanto, piuttosto, da insicurezza e ossessione», si legge.
Al giovane che si...
Pubblicato su Il Piccolo