La musica dell’uomo bambino venuto dalla Guerra fredda allegoria della minaccia nucleare
L’editrice Utopia pubblica il racconto di Hamid Ismailov, una favola che affonda le radici nel folklore turco e persiano con uno sguardo all’oggi
Aveva mordicchiato un orecchio di Ajsulu appena nata, impegnandola così, secondo tradizione quando fossero stati grandi, a diventare sua sposa. Ma Ezan non diventerà mai grande, e Hamid Ismailov ne “La fiaba nucleare dell’uomo bambino” (Utopia, pp. 118, euro 17) racconta come accade che nella steppa kazaka, in Asia Minore, tutto sia potuto crescere, piante, animali, persone, ma Ezan, un prodigio del violino, rimanga atrofizzato nella crisalide di un ragazzino di 12 anni.
Con un passeggero del treno, annoiato...
Pubblicato su Il Piccolo