Un viaggio disturbante nella mente di Fortuna
L’ottimo debutto al lungometraggio di Nicola Gelormini, aiuto regista di Paolo Sorrentino, parte da un fatto di cronaca (il brutale omicidio di Fortuna Loffredo, morta a soli sei anni al Parco Verde di Caivano nel 2014) senza ricostruire fedelmente i fatti, interessato piuttosto a un’immersione nella mente della piccola protagonista.
Colpisce di questo riuscito esordio la capacità di manipolare la struttura narrativa, mostrandoci due facce della stessa medaglia e confondendoci sino al finale. Tutto in “Fortuna” è doppio, a partire...
Pubblicato su Il Piccolo