Un giro illecito di oro dietro il delitto Carli. «E nella comunità serba molti sapevano»
In 69 pagine la Corte d’Assise d’Appello ricostruisce il traffico internazionale di preziosi che coinvolgeva diverse persone
TRIESTE Aldo Carli, l’ex gioielliere di 75 anni ucciso nella sua villa di via del Refosco a Opicina la notte del 20 dicembre 2017, gestiva uno smercio di oro e preziosi che finiva all’estero, in mani criminali. Il traffico fruttava percentuali da migliaia di euro a ogni vendita ed era «noto alla comunità serba triestina». Lo scrivono i giudici della Corte d’Assise di Appello nelle motivazioni della sentenza di condanna a carico della quarantottenne serba Ljubica Kostic, la donna che...
Pubblicato su Il Piccolo