Il decesso al dormitorio L’esame tossicologico per chiarire ogni dubbio
Il procuratore capo Lia: «In assenza di traumi evidenti non si può escludere nulla, né l’assunzione di eventuali farmaci»
Si dovranno attendere 90 giorni prima di sapere quali sono state le cause del decesso di Alì, il 27enne pachistano, richiedente asilo, trovato morto due sabati fa al dormitorio Vescovini della Marcelliana, gestito dalla Caritas. È il tempo previsto per il deposito della perizia affidata all’anatomopatologo friulano che giovedì mattina ha svolto l’esame autoptico sulla salma, in custodia all’obitorio dell’ospedale San Polo. Ma un nuovo particolare, confermato dal procuratore capo Massimo Lia, emerge: la richiesta di sottoporre il corpo anche...
Pubblicato su Il Piccolo