«Chiudete il lager» Primo presidio post lockdown dei gruppi No Cpr
Un centinaio alla manifestazione che ha puntato il dito sui «silenzi dopo la morte del georgiano Enukidze»
Luigi Murciano / Gradisca
Verità per Vakhtang Enukidze. E la chiusura di quello che viene definito senza mezzi termini “lager etnico”. Torna a farsi sentire la voce dell’assemblea permanente No Cpr No Frontiere, che ieri ha organizzato un nuovo presidio di protesta – il primo dell’era post lockdown – di fronte all’ex caserma Polonio.
Buona l’affluenza, con poco meno di un centinaio di persone dei più variegati movimenti e associazioni antirazzisti, che si sono date appuntamento di fronte alla triplice...
Pubblicato su Il Piccolo