Omaggio “per pochi” a Ronchi ai 158 deportati e alle 75 vittime
Davanti al cippo anche le presidenti dell’Aned Ada Bait e dell’Anpi Marina Cuzzi Vecchiet: «La pandemia ci fa capire i valori donati dalla lotta per la Liberazione»
Luca Perrino/RONCHI
Nonostante siano ormai trascorsi 76 anni da quella orrenda data, Ronchi dei Legionari non dimentica i suoi cittadini, uomini, donne e bambini che furono deportati nei campi di concentramento. Ieri sono stati ricordati i 68 uomini che furono catturati nel rastrellamento del 24 maggio 1944, a cui seguirono altri 20 nel successivo rastrellamento del 1° giugno, mentre qualche giorno dopo 24 donne di ogni età, da ragazzine di 15, 16 anni a donne di età avanzata, partigiane, collaboratrici...
Pubblicato su Il Piccolo