Ex gioielliere ucciso nella villa di Opicina: la nuova pista dell’oro nascosto in casa
Emerge una ricostruzione sin qui inedita: la banda avrebbe avuto l’obiettivo di portar via lingotti e gioielli custoditi da Carli
TRIESTE Cercavano l’oro nascosto in casa, con molta probabilità. E hanno ucciso. La banda di serbi che la notte del 20 dicembre 2017 ha torturato e soffocato Aldo Carli, l’ex gioielliere di settantacinque anni trovato morto nella sua villetta di via del Refosco a Opicina, non avrebbe fatto irruzione nella residenza del commerciante per un “semplice” regolamento di conti, poi finito in tragedia, come fin qui emerso. Ma forse con un’intenzione ben precisa: rubare i lingotti e i gioielli...
Pubblicato su Il Piccolo