La perla di Dostoevskij nasce al limite della morte
Clery Celeste è una poetessa nata a Forlì, lavora a Bologna come radiologa. La sua opera in versi è (anche) sostenuta dalle sue competenze scientifiche, non solo a livello tematico. Celeste è autrice lucida nell’uso della parola, tecnicamente dotata, segue un suo preciso percorso anticonsolatorio in cui viviseziona la realtà. Tra le sue opere più apprezzate, “La traccia delle vene” (Lietocolle-Pordenonelegge), edito nel 2014. Vedere dentro, appunto, è una possibilità che in Celeste non assume alcuna prospettiva psicoanalitica o viziata...
Pubblicato su Il Piccolo