«Mazzega uccise la fidanzata Nadia per abnorme desiderio di possesso»
Le motivazioni della sentenza sull'omicida friulano che poi si è tolto la vita
UDINE Aveva mentito dopo l’omicidio, fornendo una versione fasulla delle modalità di soppressione di Nadia Orlando e una spiegazione non veritiera delle ragioni che lo avevano spinto a farlo, e anche il pentimento manifestato più di due anni dopo in aula, a poche ore dalla lettura del verdetto di secondo grado, era parso tutt’altro che autentico ai magistrati. «Parole vuote», le aveva giudicate la Corte d’assise d’appello di Trieste ritirandosi in camera di consiglio, e tali ha continuato a considerarle...
Pubblicato su Il Piccolo