Ora che Francesca Sema
vedova Paiza
(Rosina) è morta, ad esequie avvenute, apparirà a chi l'ha conosciuta il vuoto che lascia una donna che ha vissuto nel sacrificio e nel dolore della barbaria subita dal nazifascismo e della repressione degli ideali condivisi con suo marito GIOVANNI.
Ha lottato per sopravvivere alle malattie, ha vissuto con i lavori più umili per garantire la sopravvivenza della famiglia nonostante l'astio anti jugoslavo.
Conquistato il diritto ad una casa popolare ha assicurato una vita dignitosa e un'avvenire ai propri figli.
Ha vissuto tutta la sua vita come tante donne della sua generazione, come le tante altre compagne politicamente impegnate, che hanno il diritto di essere ricordate con il nome di Madre Coraggio.
TULLIO PAIZA, il figlio, già Vice Segretario Regionale del P.C.I.